1968 - 144 pagine - Formato: 140*210
Collana: Poesia / Prosa
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Il volume del 1968 riporta segni di muffe della carta con qualche segno del tempo in copertina. L'interno è perfetto.
Dedichiamo questa prima traduzione italiana del Kim Van Kieu, il poema nazionale vietnamita, alla grande attesa della pace che ha cominciaato a scandire il suo tempo nel Paese degli uomini Tatuati e nel Pianeta. E' il duecentesimo anniversario della nascita ddi Nguyen Du, l'Omero moderno dell'Indocina, e può essere per la cultura italiana l'anno primo di una riparazione, contro l'ignorance-fiction delle nostre infrastrutture contestate, finalmente.
La storia di Thuy Kieu è una gioia purisima della letteratura orientale, la cristallizzazionee di un lungo processo di sviluppo della letteratura classica vietnamita attraverso i secoli dopo Nguyen-Trai, la pietra angolare che ha assicurato le fondamenta della lingua letteraria nazionale dell'antico Paese del Sud dei Viet nella sua dolorosa contemporaneità. Con il Kim Van Kieu, la lingua vietnamita si è fatta come trasparente, una "lingua di luce" come l'haadefinita Nguyen Dinh Thi, l'autore del Fronte del cielo. La lingua di Nguyen Du è ancora oggi il modello del pensiero di un popolo che si vuole nazione. Dal linguaggio popolare di tutti i giorni filtrato nelle opere dei poeti e deglii scrittori vietnamiti dei "secoli difficili" Nguyen Du ha istituito una quasi paradossale "lingua letteraria d'uso", la più preziosa e la più corrente, proverbiale e raffinata, di prodigiosa ricchezza e di sconcertante semplicità con una "produttività" interna che non solo nel Vietnam si offre agli sviluppi più inediti. (OE 1971)