2003 - 168 pagine
ISBN / EAN: 9788887570519
Collana: Architettura / Progetto
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Da lungo tempo non si era più tentato un bilanco del pensiero compositivo maturato nella Scuola di FIrenze. E' stata spesso invocata una condizione di crisi che avrebbe colpito la nostra area culturale - crisi poi sovrapposta a quella più vasta dell'architettura moderna italiana - trascurando alcuni fermenti positivi che si sono affermati nei decenni recenti. Il testo allora si interroga sulla possibile esistenza di un carattere specifico e originale espresso dall'architettura toscana nel corso del Nocevento, tale da modificarne i lineamenti di più lunga durata, nell'affrontare le trasformazioni indotte prima dal Movimento Moderno e poi dalla civiltà postindustriale. Inoltre ci si chiede se esista una specificità di ricerca della Scuola di Firenze, rispetto ad altre scuole, concretata in una maggiore attenzione per alcuni aspetti compositivi o addirittura nell'invenzione di propri, originali strumenti compositivi, sapendo che l'identità di ciascuna Scuola consiste nel suo patrimonio di ricerca e nei suoi strumenti interpretativi ed espressivi.
L'analisi critica che vien esposta, si fonda sul presupposto che la teoria dell'architettura costituisca il fondamento della disciplina del progetto e si propone di fare un bilancio critico degli studi sulla teoria dell'architettura emersi a Firenze dagli anni '30 ad oggi. Il taglio della ricerca, non storico, cerca semmai di ricostruire il filo del pensiero teorico sulla composizione architettonica, prendendo in esame gli scritti, le opere e i concorsi, dei protagonisti della Scuola. Il testo vuole essere anche uno strumento di chiarificazione delle intenzioni in architettura e di come queste si traducano nella scelta di strumenti, regole e figure compositive, appartenenti a codici condivisi e in continuo rinnovamento. Solo così può diffondersi un progetto consapevole, un pensiero compositivo colto, che finalmente si sottragga alle contrapposte trappole del professionismo o dell'illusorio sperimentalismo e itrovi gli strumenti di un antico mestiere alimentato dai valori e dalla conoscenza dei contenuti disciplinari della composizione architettonica.
di Giorgio Ciucci presentazione, Casciato Maristella